NEWS

Smart road, mobilità del futuro: la digital transformation dei trasporti

DATA
04.05.2018
Il settore dei trasporti diventa "smart" e contribuisce alla crescita sostenibile del paese.

La trasformazione digitale delle infrastrutture di trasporto rappresenta la possibilità di migliorarne la qualità, la sicurezza, l'utilizzo agevolando la mobilità di persone e merci. Il settore dei trasporti diventa "smart" e contribuisce alla crescita sostenibile del paese.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha raccolto la sfida dell'innovazione digitale fissandone gli obiettivi nell'Allegato al DEF 2016 e nel Piano Nazionale ITS. Ora ha pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto "Smart road, guida connessa e automatica" con il quale concretizza il processo di digitalizzazione a livello nazionale, per guidare il Paese verso la nuova stagione della digital transformation delle infrastrutture. In considerazione degli ingenti investimenti nel settore (la Commissione Europea ha stanziato circa € 30 mld fino al 2020 per le infrastrutture di cui € 6,5 mld vanno all'Italia), l'obiettivo del legislatore nazionale è di vincolare l'erogazione dei finanziamenti all'adozione, da parte dei gestori dell'infrastruttura, di standard tecnologici minimi.

La tecnologia può essere utilmente impiegata in tutte le fasi di vita dell'infrastruttura e dell'esperienza di guida: dai sistemi di info-mobilità ai sensori e sistemi di rilievo dello stato delle infrastrutture (ponti, viadotti e gallerie), alle tecnologie di connessione veicolo-infrastruttura in vista della guida automatica.

Le strade intelligenti non potranno che beneficiare della continua evoluzione tecnologica dei veicoli a guida automatica e della connessione permanente, valorizzando la rete stradale e creando nuove opportunità di business. Le nuove tecnologie già assistono i guidatori in molti compiti e rappresentano un comodo ausilio per la sicurezza ed il comfort di guida. La tendenza è di una progressiva sostituzione tecnologica del ruolo del guidatore quale mediatore tra veicolo e infrastruttura, nonché nel compito di reazione e controllo rispetto alle informazioni provenienti sia dall'ambiente interno (veicolo) sia dall'ambiente esterno (strada e traffico). Lo scenario di "mobility as a service" vedrà l'auto solamente come un mezzo all'interno delle flotte degli operatori di servizi di mobilità per soddisfare le richieste degli abbonati attraverso un'offerta di trasporto integrata e pienamente co-modale.

Condividi la notizia